Jared Kushner ha detto basta: dopo aver assaporato il gusto del potere dalle finestre della Casa Bianca, e avvertito l’inconfondibile puzza di bruciato dei guai inseguirlo ovunque, ha deciso di mettere la parola fine alla sua breve carriera politica.
Secondo i maggiori media americani, il marito di Ivanka, ex immobiliarista nonché genero di Trump e suo ex “senior advisor” presidenziale, starebbe preparando il lancio di una società di investimenti. Si chiamerà “Affinity Partners”, avrà il quartier generale a Miami e fra le diverse sedi previste anche una in Israele, considerata strategica per allargare il bacino potenziale del business nell’area del Golfo Persico. È l’unica notizia fatta trapelare, forse ad arte, lasciando a bocca asciutta chi sperava nei nomi degli investitori che credono nelle capacità affaristiche di Kushner.
A conferma dell’indiscrezione, la notizia secondo cui gli “Javanka” avrebbero affittato uno spazioso ufficio nella “Milton Tower” al 16690 della Collins Avenue, a Miami. Passo successivo all’acquisto per 32 milioni di dollari di un rarissimo lotto di terreno ancora libero sull’isola di “Indian Creek”, enclave per ricchi e famosi della metropoli della Florida scelta come residenza dalla coppia, letteralmente ripudiata dall’élite newyorkese.
Non è ancora chiaro, al contrario, il futuro di sua moglie Ivanka: qualcuno mormora sia pronta a scendere in politica, altri che starebbe lavorando all’idea del padre di ripresentarsi per le presidenziali del 2024. Di certo, gli “Javanka” hanno di recente preferito prendere le distanze da una delle solite esternazioni di Donald, ancora convinto che le elezioni gli siano state rubate.
In questi mesi di apparente silenzio, Jared e Ivanka avrebbero lavorato alla biografia di lui, in uscita all’inizio del prossimo anno, in cui raccontare la sua esperienza alla White House.
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