17 giugno 2021

L’Ue approva i primi Piani nazionali di ripresa e resilienza: quando sarà il turno dell’Italia?

La Commissione europea ha approvato i Piani nazionali di ripresa e resilienza, presentati dalla Spagna, dal Portogallo e dalla Grecia, da come conferma la presidentessa Urusla Von der Leyen, la quale ha espresso un marcato entusiasmo per il progetto spagnolo, che comprende investimenti per:
  • Posti di lavoro;
  • Crescita;
  • Energia più pulita (48%);
  • Tecnologie digitali (28%).

Le riforme, invece sono inerenti ai seguenti ambiti:
  • Lavoro;
  • Pensioni;
  • Spending review;
  • Conti pubblici.

Tale Piano si è basato, esclusivamente, sulle sovvenzioni, pari a un totale di 69,5 miliardi di euro.

Il Piano portoghese è il primo ad essere stato approvato poiché ritenuto ambizioso e lungimirante. Nel dettaglio, Lisbona ha ottenuto 13,9 miliardi di euro in trasferimenti e prestiti equivalenti a 2,7 miliardi, nel periodo che intercorre tra il 2021 e il 2026, mentre il Piano per la Grecia, confermato dalla Commissione, ha un valore di 30,5 miliardi di euro di cui 17,8 miliardi in sovvenzioni e 12,7 miliardi in prestiti.

Altresì, si rende noto che l’approvazione di entrambi i Piani è avvenuta dopo che la Commissione europea ha lanciato la prima quota di Recovery Bond, con raccolta di 20 miliardi di euro attraverso un’obbligazione a 10 anni con scadenza il 4 luglio 2031, con il fine di finanziare la ripresa economica dell’Eurozona.

Per quanto concerne il Piano nazionale di ripresa e resilienza italiano, si evidenzia che è stato consegnato a Bruxelles entro il 30 aprile, rispettando la data di scadenza. In questi giorni c’è molta attesa per il via libera da parte della Commissione, la quale autorizzerebbe l’erogazione della prima parte dei fondi, pari al 13%, entro il mese di luglio, nel dettaglio all’Italia spetterebbero circa 25 miliardi di euro.

In conclusione, si sottolinea, che il 22 giugno, Ursula Von der Leyen, dovrebbe recarsi a Roma. Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, si auspica che il Piano venga approvato tra fine giugno e metà luglio, poiché risulta essere l’unico strumento per garantire una ripresa economica duratura al Bel Paese.
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