10 giugno 2021

Riunione BCE: confermato il PEPP

La presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, nel corso di una conferenza stampa, al termine della riunione della BCE, ha reso noto un miglioramento della situazione economica, tuttavia, però, ha confermato che il tapering, per il momento, non sarà ritirato.

Il termine tapering indica la graduale diminuzione delle misure delle banche centrali utilizzate per migliorare le condizioni per sostenere la crescita economica.

Dal comunicato ufficiale, da come previsto, si evince, che su piena condivisione, la politica monetaria rimarrà accomodante e il PEPP ovvero il Programma d’acquisto per affrontare l’emergenza del Covid, manterrà le stesse entità e la medesima scadenza, e inoltre, procederà ad un ritmo significativamente più elevato, considerando il ruolo fondamentale che svolge nella ripresa economica europea.

Il board, ha confermato, in particolare, che gli acquisti saranno equivalenti a 1.850 miliardi di euro, almeno fino alla fine di marzo 2022, data in cui si prevede il termine della difficile fase legata al Covid.

Si evidenzia che gli acquisti della BCE, si assestano a circa 19 miliardi di euro a settimana, dal mese di marzo, al cospetto dei 14 miliardi di inizio anno e dalla decisione odierna, dovrebbero aumentare, fin quando la ripresa economica europea non sarà stabile. Gran parte degli economisti, al riguardo, non prevede un a riduzione fino al mese di settembre.

Lagarde ha, inoltre, dichiarato, che si stima una crescita oltre le aspettative, sia dell’economia dell’Eurozona che dell’inflazione, nel biennio 2021-2022. Nonostante le premesse, però, le pressioni sui prezzi dell’economia risultano essere alquanto contenute. D’altra parte, ha sottolineato che una significativa ripresa economica avverrà nella seconda metà dell’anno, favorita dall’allentamento delle misure restrittive, da una forte domanda globale e, infine, dalle politiche fiscali accomodanti, le quali si sono rivelate fondamentali.

D’altra parte, la BCE ha reso noto un aggiornamento sulle prospettive economiche della zona euro, prevedendo un rialzo del PIL lordo sia nell’anno corrente che nel prossimo, rispettivamente pari al +4,6% e +4,7%. L’attenzione si focalizza, soprattutto, sull’ andamento della pandemia, i livelli di occupazione e la ripresa di servizi e turismo.

In conclusione, per quanto concerne l’inflazione, la BCE ha presentato delle stime al rialzo per il 2021 e il 2022, rispetto al mese di marzo, per cui l’inflazione annuale dovrebbe assestarsi all’1,9% nell’anno corrente e all’1,5% nel successivo. Tali previsioni, però, sono inerenti ad un contesto di rallentamento economico, motivo per cui, non sono durature. Tra l’altro, si sottolinea un incremento dei tassi di mercato per quanto concerne le condizioni di finanziamento di famiglie e imprese, nonostante siano stabili dal mese di marzo.
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