Il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, durante un’intervista andata in onda nella prima puntata della serie “Le istituzioni economiche in tempi di Covid”, ha evidenziato come la pandemia abbia causato la più grave crisi economica italiana, in un momento di pace. Tuttavia, la ripresa che va oltre le stime di inizio anno, fornisce un segnale importante: l’economia italiana, nonostante abbia molti punti critici, è vitale.
Visco, in merito al rincaro dei prezzi al consumo, sottolinea che debba essere considerato temporaneo poiché ci sono molti fattori che indicano che questa inflazione non proseguirà nel lungo periodo. Nella stessa direzione anche le previsioni della Bce, secondo la quale, l’inflazione europea, nella media, sarà maggiore del 2% ma nel prossimo biennio registrerà una diminuzione.
Riferendosi al futuro post pandemia, non si sbilancia molto, ma afferma che è difficile fare delle ipotesi. Sicuramente, ci saranno delle imprese che saranno costrette a chiudere e, di conseguenza, uno scenario del genere influirà sull’occupazione. Alla luce di ciò, dunque, è necessario continuare a sostenere coloro che versano in una situazione di difficoltà.
D’altra parte, Prometeia rende noto come l’incentivazione della campagna vaccinale stia dando i suoi frutti, in Italia, infatti, circa il 66% dei cittadini ha ricevuto la somministrazione della seconda dose del vaccino, come in altri Stati Europei. Basti pensare che ci sono dei Paesi, come per esempio gli stati Uniti, che risultano essere molto più indietro.
Si evidenzia, inoltre, che nel secondo trimestre dell’anno corrente, la spesa delle famiglie è cresciuta del 5% e ciò indica che le misure di sostegno per le attività economiche e i redditi sono state efficaci, nonché che sia aumentata la fiducia di imprese e famiglie.
Dopo la ripresa che è avvenuta nel secondo trimestre, gli esperti ipotizzano che l’economia italiana, quest’anno, possa superare il 6%.
Infine, le prove da superare nel breve periodo risultano essere le seguenti:
- l’andamento dell’inflazione e il rincaro delle bollette;
- la ripresa sostenibile delle costruzioni;
- il rispetto delle condizioni avanzate dalla Commissione europea sul Pnrr entro fine anno.