Per incentivare la natalità, la Legge di bilancio 2025 ha introdotto il Bonus nuovi nati: 1.000€ una tantum per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2025. I genitori in possesso dei requisiti di residenza, cittadinanza ed economico possono rivolgersi agli Istituti di Patronato per fare domanda…
Cosa spetta a chi partorisce nel 2025?
Il
Bonus nuovi nati 2025 è un contributo economico una tantum di
1.000 euro per ogni figlio
nato o
adottato dal 1° gennaio 2025.
Chi ha un figlio o completa un'adozione durante l’anno
2025 può richiedere il
bonus, a condizione che siano rispettati tre
requisiti fondamentali:
- cittadinanza: possono accedere cittadini italiani, cittadini UE e familiari residenti, cittadini extra-UE con permessi validi, rifugiati, apolidi e titolari di protezione internazionale;
- residenza: il genitore richiedente deve essere residente in Italia al momento della domanda e alla data dell’evento (nascita o adozione);
- requisito economico: è necessario avere un ISEE non superiore a 40.000 euro (escludendo l’Assegno Unico Universale dal calcolo). Per escluderlo correttamente: dividi l’importo dell’AUU per la scala di equivalenza e sottrai il risultato dall’ISEE.
Quando si deve fare la domanda?
La domanda può essere presentata a scelta online tramite portale Inps, App Inps mobile, Contact center e Patronati. La richiesta può essere inoltrata da uno solo dei due genitori, in modo alternativo.
Se i genitori non convivono, può richiedere il bonus il genitore convivente con il bambino nato, adottato o in affido preadottivo. Il servizio per l’invio sarà attivato con un prossimo messaggio INPS.
Tempistiche per presentare la domanda
Tra i requisiti fondamentali per accedere al bonus c’è il rispetto delle scadenze previste. Come indicato dall’INPS nella circolare del 14 aprile 2025, la domanda deve essere inviata entro 60 giorni dalla nascita o dall’adozione del bambino. In caso contrario, si perde il diritto al contributo.
Eccezioni per attivazione tardiva del servizio online
Se la nascita o l’adozione è avvenuta prima del rilascio del servizio telematico INPS per l’invio della domanda, i 60 giorni non decorrono dalla data dell’evento, ma dal giorno in cui il servizio diventa operativo.
Esempio pratico: se un bambino è nato il 1° gennaio 2025, ma il servizio online è stato attivato successivamente, la scadenza per la domanda sarà calcolata a partire dalla data di attivazione del servizio, non dalla nascita.
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