11 aprile 2025

Commercialisti, sospensione dell’esercizio della professione: una guida per gli iscritti

Il documento, pubblicato dal Consiglio Nazionale della categoria, fornisce indicazioni sulle corrette modalità di gestione dello studio e della clientela

Autore: Federico Aiello
Il Consiglio Nazionale dei Commercialisti nell’ambito dell’area “Compensi professionali e deontologia” (in allegato) a cui è delegato il Consigliere Pasquale Mazza, ha pubblicato un documento “La sospensione dall’esercizio della professione: inquadramento della fattispecie e criticità in caso di sostituzione nella gestione dello studio professionale”, che fornisce indicazioni puntuali sulle corrette modalità di gestione dello studio e della clientela nei casi di sospensione dall’esercizio della professione.

La complessità della professione di commercialista e le responsabilità che la caratterizzano, infatti, richiedono una conoscenza approfondita non solo degli strumenti tecnici e normativi, ma anche delle conseguenze derivanti da eventuali sanzioni disciplinari. La sospensione disciplinare, in particolare, rappresenta una misura che non solo incide sulla continuità lavorativa, ma comporta anche importanti obblighi e limitazioni che è necessario gestire con attenzione e consapevolezza.

Commercialisti, sospensione disciplinare

Il documento analizza la professione del Commercialista che, negli ultimi anni, sta attraversando una continua evoluzione: l’internazionalizzazione delle imprese e la sostenibilità economica si affermano come condizioni imprescindibili per lo sviluppo; l’intelligenza artificiale e la digitalizzazione degli studi professionali stanno ridefinendo competenze e responsabilità, rendendo strumenti come l’antiriciclaggio, la trasparenza, l’anticorruzione, pilastri fondamentali di una pratica professionale corretta.

Allo stesso tempo, le metodologie comportamentali e un approccio operativo differente assumono un ruolo centrale per garantire il rispetto del Codice deontologico.

In quest’ambito di uno scenario in costante evoluzione, ogni Commercialista, per le più diverse ragioni, può incorrere nell’apertura di un procedimento disciplinare o nell’applicazione di sanzioni disciplinari, a causa di comportamenti adottati sia nell’esercizio della professione, sia nella sfera personale.

Le vicende che possono portare un professionista ad incorrere in provvedimenti disciplinari e a subire le relative sanzioni – si legge nel documento – possono essere molteplici e legate a variabili non sempre governabili. Tra queste, una delle più rilevanti è la sospensione disciplinare, normata dall’art. 52, lett. b), del d.lgs. n. 139/2005.

Il documento analizza le conseguenze operative che originano dalla sospensione dall’esercizio della professione, ponendo particolare riguardo alle misure da adottare per garantire la continuità dello studio e della sua operatività, gli adempimenti per i clienti e la ripresa dell’attività al termine della sospensione.

Sotto il profilo operativo, l’attenzione è rivolta agli obblighi a carico del professionista temporaneamente subentrante in termini tanto di adempimenti da assolvere, quanto di responsabilità e oneri, nella logica di continuità, dunque, il documento si pone quale valida guida per l’iter procedurale da seguire.

Le conclusioni del vademecum

In conclusione, la complessità della professione di Commercialista e le responsabilità che la caratterizzano richiedono una conoscenza approfondita non solo degli strumenti tecnici e normativi, ma anche delle conseguenze derivanti da eventuali sanzioni disciplinari.

La sospensione disciplinare, in particolare, rappresenta una misura che non solo incide sulla continuità lavorativa, ma comporta anche importanti obblighi e limitazioni che è necessario gestire con attenzione e consapevolezza.

In presenza di prescrizioni di legge scarne e poco articolate, il documento può, pertanto, rappresentare un utile supporto per i professionisti, offrendo indicazioni pratiche e chiare per affrontare in modo adeguato le eventuali situazioni di sospensione.

Ciò nell’assunto che solo attraverso un comportamento rigoroso e conforme alle norme del d.lgs. n. 139/2005 i Commercialisti possono garantire il rispetto del Codice deontologico e tutelare la propria reputazione professionale, salvaguardando al tempo stesso il rapporto di fiducia con clienti, fornitori e Ordini di appartenenza.
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