14 gennaio 2014

Odcec Crotone: uniti verso il futuro

Un’Assemblea straordinaria per decidere le sorti della categoria.

Autore: Redazione Fiscal Focus
La categoria e le proteste - La categoria dei dottori commercialisti e degli esperti contabili sta vivendo, in questi giorni, dei sussulti di rivalsa, sorti dal desiderio di riemergere da un letargo al quale gli iscritti sono stati costretti da più di un anno. Al cospetto di una recessione che non molla la presa sul Paese e stretti da più parti dalle costanti indecisioni e imprecisioni dell’Amministrazione Finanziaria, i commercialisti hanno optato per forme di protesta forti, con le quali intendono far sentire il proprio grido di dolore e il desiderio di ripristinare quel rispetto e quelle garanzie a cui la categoria ha evidente diritto. Sul punto sono intervenuti in questi giorni anche gli iscritti all’Ordine di Crotone, la cui Assemblea si è riunita in seduta straordinaria lo scorso 10 gennaio.

L’assemblea di Crotone – A un siffatto appuntamento non è mancato nessuno, gli iscritti del presidio crotonese si sono presentati in massa all’incontro per discutere delle gravi condizioni che la professione sta vivendo, tentando altresì di tracciare delle proposte risolutive largamente condivise non solo a livello territoriale, quanto anche ragionale e nazionale. È affiorata una nuova presa di coscienza proprio nel corso di questa riunione presieduta dal numero uno dell’Odcec calabrese, Luigi Domenico Arcuri. I partecipanti hanno infatti affermato il bisogno di riappropriarsi del ruolo che la società civile ha attribuito alla categoria dei dottori commercialisti e degli esperti contabili “con il riconoscimento della dignità professionale acquisita con studi e competenze specifiche: non più meri esecutori e dipendenti della amministrazione finanziaria ma consiglieri ed esperti del settore”.

I problemi emersi – Dalla discussione sono quindi venute a galla quelle problematiche che da anni vanno ripetendosi tra i ranghi che costituiscono la professione, e alle quali nessuno è ancora riuscito a porre rimedio. I commercialisti crotonesi hanno infatti sottolineato come i sacrosanti diritti dei professionisti si siano trasformati in doveri di natura insostenibile proprio a causa di diversi elementi tra i quali sono stati individuati “la continua legiferazione di norme vessatorie (antiriciclaggio, privacy, sanzioni su invii telematici), il continuo disattendere delle norme previste dallo Statuto del Contribuente, il mancato riconoscimento, anche economico, da parte delle Istituzioni, all’apporto tecnologico e di sostanza dato da tutti gli studi professionali con la telematizzazione degli atti”.

Aspettando novità sullo sciopero – Tenendo conto che proprio la scorsa settimana le associazioni di categoria hanno presentato all’ente preposto il Codice di Autoregolamentazione del Diritto allo Sciopero, in merito al quale si attende l’approvazione, l’Assemblea straordinaria dell’Ordine di Crotone ha sviluppato un filone parallelo con l’auspicio che da più parti, all’interno della categoria, possano emergere situazioni analoghe. In prima battuta, è stato approvato il Documento Programmatico proposto dal Consiglio dell’Ordine finalizzato alla promozione di una manifestazione nazionale; una simile mobilitazione permetterebbe ai commercialisti di portare avanti le battaglie nell’interesse esclusivo e superiore della categoria. L’Assemblea ha altresì valutato la possibilità di ricorrere a estreme forme di protesta (come ad esempio la mancata assunzione dell’incarico alla trasmissione di qualsiasi atto telematico) qualora lo stato di incertezza e di insostenibilità del Fisco dovesse protrarsi. Con l’intenzione, poi, di prendere in mano le sorti della categoria, decidendone il futuro in prima persona, i commercialisti crotonesi, per mezzo dell’Assemblea straordinaria, hanno formulato un “accorato appello, affinché tutti gli Ordini di Italia e il Ministero competente si uniscano e si facciano promotori di una rapida soluzione allo scopo di riassicurarci una ‘Governance’ che ci rappresenti e ci tuteli” e hanno altresì chiesto che venga organizzata una pubblica Assemblea nell’immediato “che coinvolga non solo tutte le categorie professionali ma anche l’ormai spento tessuto economico e sociale della nostra provincia”.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy