Se nella veste di strumento finalizzato ad abolire gli studi di settore e favorire l’assolvimento degli obblighi tributari per contrastare l’evasione fiscale non sono ancora riusciti a semplificare la vita dei contribuenti, gli Isa hanno messo d’accordo tutti i Professionisti del settore, che a gran voce hanno chiesto nei diversi contesti (istituzionali e non) di rinviare di un altro anno, ovvero renderli facoltativi per l’anno d’imposta 2018, i nuovi indici di affidabilità fiscale, alla luce delle criticità emerse per la loro applicazione.
“Quanto sta accadendo in queste settimane con gli ISA – afferma il Presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti, Massimo Miani in un comunicato stampa diffuso ieri - è l’ultima di una ormai lunghissima serie di violazioni sistematiche dello Statuto del Contribuente. Inascoltate sono rimaste fino ad oggi le legittime e ragionevoli richieste della nostra categoria affinché il Governo prendesse atto della non ancora raggiunta stabilità dello strumento, soggetto a continui aggiustamenti ancora fino agli ultimi giorni di agosto, e della situazione di difficoltà nella quale imprese e professionisti si trovano ad operare, rendendo facoltativi i nuovi indici di affidabilità per quest’anno. Totalmente disattese anche le istanze presentate da parte dei Garanti dei contribuenti della maggior parte delle regioni che recepivano quelle dei commercialisti”.
Lo stesso Miani che qualche giorno fa faceva notare che “Quanto accaduto ad agosto è la plateale dimostrazione del fatto che il meccanismo degli ISA è ancora lontano dal potersi definire “affidabile” riferendosi agli ulteriori aggiornamenti del software rilasciati il 23 e il 30 agosto scorsi.
“La vicenda degli Isa – prosegue Miani – coinvolge direttamente imprese e partite Iva. Il mio auspicio è che d’ora in avanti imprese e professionisti possano condurre assieme una battaglia per il rispetto pieno dello Statuto del contribuente, battendosi anche per il suo innalzamento a norma di rango costituzionale, come noi commercialisti proponiamo ormai da anni. Si tratta di una battaglia di civiltà da condurre assieme nell’interesse generale della collettività” che condivide appieno la sollecitazione avanzata dall’Associazione italiana commercialisti (AIDC) e dall'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed Esperti contabili (UNGDCEC), rivolta a tutti i Garanti dei contribuenti d’Italia affinché rassegnino in massa le proprie dimissioni “Si tratterebbe di un gesto altamente simbolico che potrebbe accrescere l’attenzione della politica sul tema per noi cruciale del sostanziale rispetto dello Statuto”.
Rivolgendosi ai protagonisti del nuovo accordo di governo, anche il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT), Riccardo Alemanno, chiede di disapplicare gli ISA “Sarebbe un modo per iniziare l’attività di Governo mettendo al centro la considerazione per chi lavora e dà lavoro (…)”.
Rinvio necessario anche per il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro
Nel corso del VIDEO Forum organizzato ieri con i vertici dell’Agenzia delle Entrate, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, in linea con gli altri professionisti, ha chiesto la proroga al prossimo anno degli indici sintetici di affidabilità fiscale o, in alternativa, un loro utilizzo ai soli fini statistici per l’anno d’imposta 2018.
L’istanza, indirizzata al vicedirettore dell’Agenzia Paolo Valerio Barbantini, è stata avanzata alla luce delle molteplici e gravi criticità riscontrate dai contribuenti e dagli intermediari abilitati nell’applicazione della nuova disciplina, che hanno determinato la proroga al prossimo 30 settembre del termine per effettuare i versamenti delle imposte dovute.
Alcune delle problematiche più diffuse sono state riassunte dal vicepresidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, Sergio Giorgini: “Il sistema di calcolo degli ISA non solo richiede una mole enorme di dati, che risalgono fino a 7 anni prima, ma presenta anche numerose anomalie, che i continui aggiornamenti non hanno risolto. Lo dimostrano gli errori di calcolo riscontrati finora, ma anche i risultati contradditori ottenuti, a parità di dati, rispetto agli esiti degli studi di settore. In questo quadro il rinvio degli ISA è necessario così come l’introduzione di una moratoria sulle sanzioni. Sarà questa la nostra prima richiesta al nuovo ministro dell’Economia e Finanze, Roberto Gualtieri”.
Per dare supporto ai contribuenti e agli intermediari, l’Amministrazione finanziaria ha annunciato l’avvio oggi di un canale telematico per consentire un utilizzo affidabile del sistema ed ha fatto sapere che nei prossimi giorni sarà pubblicata una Circolare per rispondere a ulteriori dubbi e quesiti e nella serata di ieri ha diramato un comunicato stampa col quale ha reso noto che è stato pubblicato il “pacchetto” dei controlli telematici Isa 2019.
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