27 marzo 2025

Bonus elettrodomestici, riammesso lo sconto in fattura

Autore: Martina Giampà
Prima proposto, poi inammissibile e ora di nuovo ammissibile: è il travagliato iter dell’emendamento sul bonus elettrodomestici 2025. Continua a rimanere escluso il rinvio dell’obbligo di stipula delle polizze catastrofali e la clausola di salvaguardia delle auto aziendali. L’emendamento prevede…

Dopo il ricorso passa l’emendamento

Inizialmente considerato inammissibile, l’emendamento sul bonus elettrodomestici nella tarda serata di ieri è diventato ammissibile dopo il ricorso. Viene introdotto il meccanismo dello sconto in fattura direttamente applicato dal venditore che poi recupererà con un credito di imposta in compensazione.

Inizialmente l’agevolazione era rivolta solo all’acquisto di elettrodomestici ad elevata efficienza energetica non inferiore alla nuova classe energetica B. L’emendamento ha eliminato questa soglia perché penalizzava i prodotti realizzati in Italia e, di conseguenza, il Made in Italy.

Breve recap, come funziona il bonus elettrodomestici 2025

Il bonus è concesso nel 2025 per l’acquisto di elettrodomestici a elevata efficienza energetica prodotti in Europa, in caso di sostituzione di elettrodomestici di classe energetica inferiore. Copre fino al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico e ha un valore di 100€ per ciascun elettrodomestico. Nel caso di famiglie numerose con ISEE fino a 25.000€ il contributo riconosciuto è maggiore, cioè pari a 200€. Può essere utilizzato per l’acquisto di un solo elettrodomestico.

Sconto in fattura? Ecco cosa cambia

La formula è molto semplice: il cliente acquista l’elettrodomestico agevolabile e il venditore applicherà direttamente lo sconto in fattura. Successivamente, il venditore recupera lo sconto fatto tramite un credito d’imposta che gli sarà riconosciuto dallo Stato, utilizzabile solo in compensazione.

Polizze catastrofali e salvaguardia clausola auto aziendale

Nulla da fare per il rinvio della stipula della polizza catastrofale e per la salvaguardia della auto aziendali dalla tassazione gravosa per quelle prenotate entro il 31 dicembre 2024 ma consegnate nel corso del 2025. Per questi due emendamenti rimane l’inammissibilità.
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