L’esame del
decreto Bollette è ancora in corso in Commissione Attività produttive. I lavori riprenderanno nelle prossime ore, per permettere al governo di esprimere i pareri su circa
40 emendamenti accantonati. L’obiettivo è chiudere i lavori in Commissione entro la giornata e conferire il mandato al relatore.
L’
approdo in Aula è previsto per lunedì 14, con il voto di fiducia atteso già in quella sede. Il decreto dovrà poi
passare al Senato in seconda lettura. La
scadenza per la conversione in legge è fissata al
29 aprile.
Il cambio di rotta più imponente arriva per il
bonus elettrodomestici. È stato approvato un emendamento a firma Fratelli d’Italia - con primo firmatario Silvio Giovine, membro della Commissione Attività produttive della Camera - che modifica in modo sostanziale le modalità di accesso all’agevolazione.
L’intervento mira a rendere il bonus più accessibile e al tempo stesso a tutelare la produzione nazionale, alleggerendo vincoli considerati eccessivamente stringenti. L’agevolazione ha il dichiarato obiettivo di sostituire gli elettrodomestici più obsoleti, incentivando l’acquisto di
prodotti più efficienti e sostenibili, preservando contestualmente la
produzione e l’occupazione in italia.
Ecco le principali novità:
- viene eliminato il sistema del click day, ritenuto troppo selettivo e penalizzante per molti cittadini;
- viene introdotto lo sconto in fattura, che consente di usufruire direttamente del beneficio economico al momento dell’acquisto;
- viene superata la soglia di classe energetica minima, precedentemente prevista, che avrebbe potuto danneggiare la produzione italiana.
Più nel dettaglio, con la modifica introdotta si prevede che il consumatore possa usufruire dell’agevolazione direttamente con uno sconto in fattura superando il modello del click day. Sarà la piattaforma PagoPa a gestire il contributo.
Il consumatore così ha un accesso immediato e semplificato al contributo, che potrà arrivare
fino al 30% del costo d’acquisto, per un
massimo di 100 euro, che diventano
200 euro per i nuclei familiari con ISEE inferiore a 25mila euro.
L’emendamento consente, come dicevamo, di
superare la criticità della classe energetica minima. Un aspetto, quest’ultimo, spiegano dal governo, che rischiava di escludere dall’incentivo tantissimi prodotti realizzati in Italia.
L’emendamento introduce inoltre una clausola a tutela della produzione interna: il beneficio sarà
riconosciuto solo per prodotti realizzati in stabilimenti dell’Unione Europea, con previsione di smaltimento dell’elettrodomestico sostituito purché di classe energetica inferiore a quella di nuovo acquisto, favorendo un ciclo virtuoso di consumo responsabile.