26 gennaio 2016

Caro Cantone, forse non conosce i commercialisti

Autore: Dr. Antonio Gigliotti
Cari amici e colleghi,

qualche giorno fa Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, persona che stimo tantissimo, è intervenuto al telefono durante il convegno “Etica e legalità”, promosso dall’Associazione dei Commercialisti. Secondo il magistrato la lotta all’evasione fiscale deve passare anche dai ‘corpi’ intermedi, commercialisti in primis, in grado di svolgere un ruolo decisivo per cambiare la mentalità. Però Cantone ha aggiunto che è necessario fare molto di più: “I ‘corpi’ intermedi non hanno dimostrato un particolare impegno, non si sono dati regole deontologiche significative. Il professionista deve avere un ruolo chiave nell’educazione al pagamento delle tasse per combattere l’evasione”. Dal Presidente ANAC poi, in chiusura, è arrivato l’invito sempre ai ‘corpi’ intermedi, cioè a noi, a non chiudersi in “logichecorporative”.



Premesso che la lotta all’evasione sia indispensabile per il Paese, temo che Raffaele Cantone non conosca quale sia la realtà dei Commercialisti. La categoria cui sono fiero di appartenere, da circa 15 anni permette all’Amministrazione Finanziaria di incassare gran parte delle entrate tributarie. E gli stessi Commercialisti, oltre a lavorare gratis per lo Stato, subiscono una politica fiscale assente, troppo improvvisata, il cui unico obiettivo è far “cassetto”. Un esempio per tutti? Il flopdel730 precompilato e il pasticcio delle spese mediche che sta, ancora una volta, ricadendo sugli studi commerciali.



L’evasione non aumenta certo per la mancanza di collaborazione dei Commercialisti. Noi Commercialisti non abbiamo nessuna logica corporativa. Anzi se l’avessimo avuta, forse, ci avrebbero rispettato di più! Penso che i Commercialisti abbiano dato al Paese e al Fisco più di quanto, a conti fatti, abbiano ricevuto. Piuttosto chiedo a Raffaele Cantone: quale esempio danno gli sperperi nella Pubblica Amministrazione e le vicende quotidiane di funzionari e politici corrotti? Le assicuro: i contribuenti onesti non meritano di assistere allo scempio senza tregua dei “furbetti” che scambiano l’Italia per il loro personale “Paese di Bengodi”, di quel “furbetti” che hanno fatto della mancanza di deontologia la propria etica.


Mark Twain diceva:


Fai sempre ciò che è giusto. Accontenterai la metà del genere umano e stupirai l’altra metà”.

 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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