30 ottobre 2014

CARO RENZI, SIAMO COMMERCIALISTI NON PECORE

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi,

è sotto gli occhi di tutti che, dopo anni di immobilismo, la nostra categoria sta finalmente ritagliandosi il suo spazio in termini di presenza e di proposte concrete per migliorare il sistema fiscale italiano; degna di nota è ad esempio l’ultima audizione tenuta dal presidente Longobardi presso la Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria al fine di illustrare le proprie posizioni in seno all’indagine conoscitiva sul tema. Dunque, la nostra categoria ha ripreso a due mani il proprio processo di crescita e rinnovamento e io stesso ho potuto rendermene conto osservando i lavori dell’Assemblea degli ordini territoriali che si è svolta il 29 e 30 a Roma. Insomma, c’è voglia di guardare avanti e di liberarsi dei vecchi stereotipi.

Proprio su quest’ultimo punto vorrei soffermarmi, evidenziando come ancora le false credenze su noi commercialisti siano radicate nell’opinione pubblica, complice anche una classe dirigente che non fa altro che alimentare tali stereotipi. Dunque, pur essendomi più volte ripromesso di spegnere la tv quando alcuni programmi ospitano politici dell’ultima ora, quelli per i quali 80 euro bastano per la spesa di due settimane, mi sono ritrovato mio malgrado proprio davanti al nostro presidente del Consiglio e alle sue dichiarazioni che, in tutta franchezza, mi hanno stancato. Ora, il capo del governo, Matteo Renzi, e la sua intera squadra di rampolli della politica portano avanti, in piena legittimità, la difesa dei provvedimenti avviati. Fin qui non ho nulla da ridire, sarebbe sciocco pretendere che un governo non tiri l’acqua al proprio mulino! Tuttavia mi indigno quando questa difesa a oltranza va a offendere in maniera pesante la categoria professionale alla quale appartengo con onore e passione.

Di cosa parlo? Ebbene, della ormai diffusa opinione che semplificare il sistema fiscale significhi liberare i contribuenti dal ‘giogo’ dei commercialisti!

Ma stiamo scherzando? Davanti a un sistema tributario che è un vero colabrodo, devo anche sentirmi dire che ad affaticare l’ingranaggio siamo noi commercialisti. Scusateci tanto se quando lavoriamo pretendiamo anche un compenso! E scusateci ancora se spesso, come nel caso delle ultime imposte comunali, abbiamo lavorato a gratis con tutti i grattacapi generati da delibere di mole quasi infinita. E chiediamo ancora perdono se, con le nostre proposte, abbiamo voluto dare un contributo al miglioramento dell’apparato finanziario!

Purtroppo non è la prima volta che sento parole che reputo ingiuriose nei confronti della nostra categoria. Oggi provengono dalla giovane (!) squadra di governo, ma anche in passato mi sono scontrato con questo genere di dichiarazioni infelici.

Proprio nei giorni scorsi, giusto per fare un esempio di quanto ‘pesiamo’, ho convocato in studio dei clienti con l’intento di spiegare loro che dal prossimo primo gennaio potranno fare a meno della mia consulenza. Ho altresì illustrato il nuovo regime dei minimi, chiarendo che potranno gestirlo da soli; pertanto abbiamo discusso delle modalità di individuazione delle condizioni di accesso, della verifica dei beni strumentali, autovetture ed altro da considerare al 50% e delle situazioni di esclusione. Abbiamo affrontato anche questioni come percentuale di redditività, perdite pregresse con possibilità di computo, rischi nel caso di fuoriuscita e poi, tra le altre cose, la determinazione dei contributi previdenziali in modo forfettario sul reddito… E via dicendo! Ciò detto, quei potenziali aderenti al nuovo regime mi hanno guardato e, con lo sguardo stranito e confuso, mi hanno chiesto se tutti quei calcoli avrebbero dovuto farli soli, senza il mio aiuto. A quel punto avrei voluto rispondere loro che si trattava di uno scherzo, ma come ben sappiamo in Italia ormai non ride più nessuno. E questa semplificazione fatta a casaccio non è per niente uno scherzo!

Pertanto, caro Renzi, tu e i tuoi politicanti continuate pure a far politica raccontandoci anche le classiche favole della buona notte, ma limitatevi a questo! Non vi azzardate a toccare i commercialisti o a tirarli in ballo! Magari ce ne fossero tra di voi! Allora sì che le nuove misure andrebbero nella giusta direzione!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy