8 ottobre 2013

CON QUESTA GENTE NON NE USCIAMO

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi,

non ci hanno neanche lasciato il tempo di aggiornare i prezzi a seguito dell'aumento dell'IVA, che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha prontamente diffuso i dati in merito al gettito Iva nei primi otto mesi dell’anno in corso. Secondo tali riscontri, tra gennaio e agosto di quest’anno il gettito statale relativo IVA è diminuito del 5,2% rispetto allo stesso periodo del 2012, con una perdita in valore assoluto pari a 3,7 miliardi di euro.

Questi dati che, lo ripeto, sono stati diffusi proprio dal dicastero economico, confermano che siamo davvero nel periodo meno adatto per una maggiorazione dell’aliquota ordinaria Iva. Cosa che invece è avvenuta da ormai una settimana e ha causato una lievitazione dei prezzi, nonché una repentina contrazione dei consumi.

A quanto pare i tecnici e i bocconiani di turno, uniti ai politicanti da strapazzo, hanno portato il Paese al ciglio di un precipizio: non hanno compreso che in piena recessione l’aumento delle tasse non favorisce la crescita, bensì la decrescita… per nulla felice. Non era forse ben chiaro che un aumento dell’aliquota ordinaria Iva avrebbe sortito degli effetti contrari? Le famiglie, maggiori contribuenti e consumatori, si ritrovano con meno liquidità, di conseguenza tagliano sulla spesa e, come lo stesso direttore generale dell’Agenzia delle Entrate ha ricordato, spesso capita che non paghino neanche le tasse a causa di queste scarse risorse economiche.
E proprio su questo punto vorrei soffermarmi: le ultime dichiarazioni di Attilio Befera, un uomo capace di sorprendere. In questi giorni, come ho sottolineato, il numero uno dell’Amministrazione Finanziaria ha affidato ai microfoni di Radio24 delle riflessioni in tutto e per tutto condivisibili e che già, prima di lui, il viceministro Fassina si era azzardato ad esternare. In sostanza, Befera avrebbe ‘ufficialmente’ scoperto l’acqua calda, dichiarando che se ci fossero meno trasse ci sarebbe meno evasione, perché una buona parte dei comportamenti irregolari nei confronti del Fisco è dovuta a una temporanea carenza di liquidità da parte dei contribuenti che sarebbero in realtà fedeli se non ci fosse la crisi economica. Dunque, Befera si è accorto che con un livello di tassazione più basso forse ci sarebbe meno evasione. Del resto, quando si arriva ad un livello di tassazione che supera il 50%, può anche capitare che la gente si trovi costretta a scegliere se mangiare o pagare le tasse!

Ora, visto che anche il direttore Befera è arrivato a simili conclusioni, mi chiedo quanto ancora dobbiamo attendere prima che lo capiranno anche i nostri governanti e, invece di intervenire con nuove tasse e aumenti, decideranno di agire sulla spesa pubblica, con una mirata spending review.

La gente è a spasso, il lavoro è sempre di meno, con la disoccupazione che sale, il potere d’acquisto che scende e i prezzi che raggiungono vette esorbitanti. Poi ci sono i problemi di sempre, il mutuo da pagare, i figli da crescere, con la scuola, il cibo e le altre necessità che non possono esser negate. E mentre l’Italia vera arranca, quella politica passa il tempo a litigare nei talk show televisivi. La situazione si presenta sempre uguale. Fuori dalla stanza dei bottoni si tirano le pietre, ma una volta dentro tutti si spartiscono la torta infischiandosene dei problemi reali.

Sarà forse il caso di fare la barricate, come consigliava Mentana qualche giorno fa?. In uno scenario sociale e politico arenato su vecchi modelli, che stenta a progredire e lascia il Paese in preda al torpore, l’unica soluzione logica e lucida appare quindi quella della protesta che coinvolga non solo le giovani generazioni, ma anche chi giovane non lo è più pur essendo indignato dal modo in cui gestiscono la cosa pubblica. L’ultimatum, a questo punto, è quello di difenderci dagli ‘attacchi’ della politica, composta da gente che vuole governare solo per portare acqua al proprio mulino, per far accrescere i propri interessi.

È gente che vuol essere a tutti i costi cieca davanti a un Paese oramai in ginocchio! E con questa gente ai posti di comando una sola cosa è certa: non ne usciamo!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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