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I MILLE VOLTI DEL NOSTRO PAESE

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici è il fine settimana, tempo in cui ognuno di noi sospende la dinamica quotidiana degli impegni, sfuggendo al fluire del tempo, e cercando di ricomporre e interpretare ciò che è accaduto nella settimana appena chiusa. Dopo la mia corsetta e la lettura, mia liturgia quotidiana, mi sono dedicato ad alcune riflessioni che voglio condividere con tutti voi.
Alcuni fatti hanno scosso la mia coscienza in questa settimana, fatti che raccontano un Italia dai mille volti, e forse proprio per questo sempre affascinante.
Il primo, su cui voglio richiamare la vostra attenzione, è su ciò che è accaduto e che abbiamo visto dai vari network, nonchè letto dai vari giornali. Mi riferisco a quella ragazzina che si è avventata con violenza su una sua coetanea, prendendola a calci e pugni, e tutto ciò sotto gli occhi di un sacco di compagni che riprendevano con gran soddisfazione, dai cellulari, questo cortometraggio dell'orrore. Nessun ragazzo che interviene, anzi si sentono le grida di incoraggiamento a proseguire nello spettacolo. Da padre ho provato un senso di spavento e di impotenza, non tanto dell'atto violento, quanto nel realizzare come la violenza lascia nell'indifferenza e per di più come diventa occasione di divertimento e di esultanza, disconoscendo il dolore, l'umiliazione e la vergogna. Che dire, se questo è il frutto del benessere, forse era meglio quando stavamo peggio…
Altro fatto che continua a farmi pensare, è ciò che vedo nei miei viaggi in giro per l’Italia, che la mia attività di formatore mi porta a fare. Mi capita spessissimo di viaggiare in treno, e non con il moderno Italo, che fra l’altro non ho mai preso, ma con i regionali. Il treno è un luogo che contiene la gente semplice, le loro fatiche quotidiane, la corsa verso un'orizzonte diverso, verso un'aspirato futuro, verso la soddisfazione di modeste volontà, di realizzazione, di ascesa. Gente che si alza la mattina alle 5, e che per recarsi al posto del lavoro, è costretta a prendere uno, a volte due o anche tre treni. Quella gente fa questa vita da sempre, magari per pochi euro. Quando vedo la loro corsa nel tentativo di soddisfare le esigenze primarie senza nemmeno riuscirci e poi penso a chi formalmente ci rappresenta, giacchè nella realtà tradiscono ogni nostra speranza e aspettativa, e cioè a tutta la schiera dei vari politici e i loro entourage, portaborse o funzionari che ricoprono venti o addirittura trenta incarichi con stipendi da milioni di euro…e beh allora penso che ci sia qualcosa che non va… Non è possibile che da una parte c'è della gente che fa continui sacrifici e dall’altra parte chi questi sacrifici li ignora, li svaluta con l'arroganza di chi non conosce altro dio diverso da se stesso, perchè insipiente e incompetente, perchè non ha mai studiato o fatto altro se non l’aspirante del velinismo politico, questa professione dilagante per i nuovi inventori.
Che tristezza assistere a questi continui controsensi, mentre la gente meritevole, che invece potrebbe ricoprire posti ed incarichi avendone capacità e volontà, è costretta ad accontentarsi delle briciole di vanità e presunzione lasciate da questi perfetti illustri ed incompetenti personaggi…
Quanti controsensi e quante diversità…..chi lavora o meglio vorrebbe lavorare e chi invece per il sol fatto di occupare una poltrona….naviga nel benessere. Vi sembra giusto tutto questo..? Io penso proprio di no…..
Gli uomini, da quando esistono, hanno avuto consapevolezza della propria imperfettibilità, debolezza e incapacità a far fronte all'imprevedibilità degli eventi. Hanno, allora, scelto tra loro i migliori per farsi condurre nel tentativo di diventare civiltà. Siamo certi oggi, di aver scelto tra noi i migliori? Se oggi facciamo della violenza un passatempo, e se abbandoniamo il nostro futuro e dignità alla mercè della megalomania smisurata di chi ci governa, temo che l'avanzamento del tempo non abbia prodotto per noi un miglioramento, ma una decostruzione della nostra coscienza, un sonno della ragione che produce mostri.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

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