5 marzo 2021

Il Fanta-Fisco rischia di danneggiare ‘ab origine’ la credibilità dell’esecutivo agli occhi delle imprese.

Autore: Direttore Antonio Gigliotti
Lo faceva spesso il Governo Conte con i DPCM: anticipare le bozze di futuri provvedimenti che sarebbero stati successivamente divulgati come assodati, salvo poi essere smentiti nei giorni immediatamente successivi.

In comunicazione politica è un modo per dimostrare ad un audience specifico che ci si sta arrabattando a fare qualcosa.

Una strategia che si è spesso tradotta in vere e proprie campagne di disinformazione capaci di dare vita a ben poche certezze e molti dubbi, strumentali a molte (legittime) polemiche.

Il risultato?
L’erosione progressiva nella credibilità di un esecutivo che dava l’impressione di essere poco compatto e parecchio confusionario.

Ora, nella foga di dimostrare serietà ed alacrità, il Governo Draghi rischia di cadere nello stesso tranello.

Da giorni sta rimbalzando sulla stampa una bozza del futuro Decreto Sostegni che viene presentata con titoli da manuale operativo e che possono essere benissimo venduti come tali ad un audience generalista da massaia di Voghera, ma i cui contenuti lasciano non poche perplessità alla lettura attenta di uno specialista.

Ieri, abbiamo fatto un esperimento pubblicando l’estratto di un articolo in merito alla bozza filtrate sulla nostra pagina Facebook, seguita da decine di migliaia di commercialisti e consulenti del lavoro.

I risultati non sono stati molto incoraggianti.

I commenti finivano quasi tutti con una domanda. Una domanda che derivava da dubbi, perplessità e poca chiarezza rispetto a quanto proposto in un approfondimento apparso su uno dei principali quotidiani nazionali.

Legittimo che i media si divertano a fare fanta-politica su poltrone ed elezioni di cui ci si può confrontare davanti ad un caffè macchiato corretto grappa al Bar dello Sport.

Ma che dall’interno dell’esecutivo facciano filtrare bozze per dare modo alla stampa di mettersi a fare fanta-fisco sulla pelle delle imprese rischia di trasformare il novello Governo Draghi nell’evoluzione naturale di quello che lo ha preceduto: un esecutivo degli annunci.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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