8 dicembre 2012

LA VERITÀ… FA MALE

A cura di Antonio Gigliotti

Probabilmente sarà sconosciuta ai più, ma oggi voglio far partire proprio da questo verso di una nota canzone di Caterina Caselli… “La verità ti fa male”. Il motivo di un siffatto esordio trae origine dalle ultime frecciate “elettorali” che hanno caratterizzato il finire della scorsa settimana. Due lettere, dai toni diametralmente opposti. Due missive, ciascuna delle quali inoltrata dalle diverse correnti che si sono giocate i più alti seggi della nostra categoria. Da un lato Longobardi-Di Russo, con la loro richiesta di calmare i toni, prendendosi ciascuno le rispettive responsabilità e indietreggiando ove se ne palesasse la necessità. Dall’altro, Suciliotti-Marcello, con la loro voglia di andare avanti nonostante tutto e tutti, a prescindere dal fatto che la categoria ancora lacerata stia trovando difficoltà nel rimettersi in sesto. A dispetto di tali evidenti diversità, in entrambe le lettere vi è un accorato pensiero al bene e agli interessi degli iscritti… Non resta che appurare cosa si intenda con questi termini!!

In più occasioni su queste pagine abbiamo considerato, con lucidità e dati alla mano, che era evidente fosse giunto ormai il momento di deporre le armi mettendo da parte i vari personalismi che hanno animato le competizioni elettorali e non hanno certo fruttato granché alla categoria. Immagino, infatti, che nessuna delle due parti intendesse vincere le elezioni attraverso il passaggio dalle aule giudiziarie.

Ciò detto, posso assicurare quanti stanno leggendomi che non è mia intenzione ribadire oggi questioni ed episodi a tutti arcinoti come pagine più buie tra quelle mai vissute dalla nostra categoria. Tuttavia non sarebbe altrettanto corretto se non mi soffermassi a fare il punto sulla situazione in corso, aggravata dall’ultimo scambio di missive. Pertanto, pur avendo allontanato da me la volontà di ripetermi, non ho altra scelta che non sia quella di sottolineare ancora una volta quel che risulta come indispensabile, ossia rivedere la vicenda, prendersi le proprie responsabilità e… FARE UN PASSO INDIETRO! Non v’è altra soluzione, se davvero vogliamo il bene della categoria. Se invece vogliamo solo il bene dei nostri interessi… beh, allora continuiamo pure a giocare alla guerra.

Cari amici e colleghi, nei giorni scorsi mi sono soffermato su un articolo del quotidiano ItaliaOggi, nel quale si presentava il recente sforzo editoriale del nostro presidente, sforzo peraltro condiviso con un collega. Nello specifico, è balzata alla mia attenzione un’affermazione densa di profondità e particolarmente forte dal punto di vista evocativo, che ben si adatta alle vicende che stanno interessando al nostra categoria. In sostanza, il presidente e il suo collega scrivevano che “[…] un'eccessivamente prolungata permanenza nella politica porta spesso anche il migliore dei cittadini a trasformarsi da un volonteroso servitore degli altri a freddo calcolatore delle proprie convenienze […]”. Mai come in questi giorni mi sono trovato d’accordo con gli autori di questa frase! Sebbene debba riconoscere quanto poco sia coerente con le azioni di uno dei due..

Il punto è che dimostrare l’intenzione di fare un passo indietro non è sinonimo di “avere la coda di paglia” ed essere considerati perdenti. I grandi della storia ci hanno infatti insegnato che accettare di indietreggiare per tutelare una comunità, quale è la categoria, vuol dire dimostrare grande maturità.

Detto ciò, appare davvero inspiegabile come, innanzi a una richiesta di responsabilità e maturità, vi è chi risponde con l’insinuazione di una presunta verità diversa da quella che altri raccontano. La verità è una, è vero. Ma gli episodi sui quali andrebbe chiarita sono molti e hanno dei nomi. Ad esempio, si chiamano Enna o Bari. O ordini del giorno inesistenti, come una modifica al regolamento del Cndcec mai programmata eppure attuato con solerzia. È necessario proseguire? Non ritengo sia il caso!

Pertanto ritroviamoci tutti insieme, in una riscoperta unità, e ricostruiamo la categoria… da capo.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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