21 ottobre 2013

LETTA SVEGLIATI… SIAMO ALLA DERIVA

A cura di Antonio Gigliotti

La vita a volte ci riserva davvero delle stranezze che risultano difficili da spiegare in maniera chiara. Sembra infatti che alcuni personaggi del mondo politico vivano nel paese delle meraviglie illustrando scenari e prospettive che sono gli unici a riuscire a vedere.

E così, in questi giorni, mentre alcune trasmissioni televisive per conquistare qualche spettatore in più continuano a rovistare sotto le lenzuola, altre invitano sempre i soliti noti, sedicenti esperti di economia magari studiata presso le sedi del sindacato, che sciorinano tesi su tesi vantando la delibera di una Legge di Stabilità che per la prima volta non mette le mani in tasca ai contribuenti italiani.

Ora, capisco che noi cittadini del Belpaese possiamo anche dare l’impressione di essere dei bonaccioni, propensi a credere a qualsiasi cosa venga fatta passare per verità incontrovertibile. Ma a tutto c’è un limite e non possiamo più accettare che questa gente si burli ancora di noi facendoci passare per cretini.

Del resto sarebbe sufficiente leggere i giornali di questi ultimi giorni o assistere a qualche talk show un pò più serio di quelli che buttano l’occhio nelle altrui camere da letto. In questo senso si capisce in maniera chiara che la situazione è tutt’altro che florida e la Legge di Stabilità che si sta per varare è l’ennesima trappola per gli italiani che si vedranno ancora una volta svuotare le tasche di quei pochi spiccioli che erano rimasti.

Di studi in merito ce ne sono e ritengo siano attendibili. La Cgia di Mestre, ad esempio, ha messo in evidenza come con la possibile introduzione della Trise, il nuovo tributo sui servizi comunali che entrerà in vigore dal prossimo anno, un proprietario di prima casa potrebbe subire un aggravio di imposta rispetto all’anno in corso nel quale era esonerato dal pagamento Imu.

E questo disegno di Legge sulla Stabilità dal 2014 al 2016 non piace neanche all’imprenditoria, motore economico dell’Italia. Secondo il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il governo non avrebbe avuto il coraggio di fare l’unica cosa seria, vale a dire un’effettiva “spending review”, definendo quindi inutili i vari provvedimenti soprattutto perché privi di alcuna efficacia per le imprese.

Poi, sempre secondo la Cgia di Mestre (e peccato che questi studi che ci competono non siano stati condotti in seno al Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili!), gli effetti della Legge di Stabilità e del precedente aumento Iva per il prossimo anno potrebbero portare degli ingenti aumenti tra le spese familiari: i pensionati andrebbero a subire un aggravio fiscale oscillante tra i 74 e i 144 euro; le famiglie con redditi medio alti uno tra i 70 e i 357 euro; le famiglie con redditi bassi invece avrebbero una riduzione di 141 euro.

Se lo scenario è già raccapricciante stando solo a queste previsioni, peggiora ancor di più se vi poniamo accanto i risultati dell’indagine 'La percezione della crisi e il made in Italy' realizzata da Coldiretti-Ixe e illustrata nel corso del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato a Cernobbio. Da tale ricerca, risulta, pensate un pò, che il 16% degli intervistati ha diretta conoscenza di soggetti che si sono ridotti a commettere dei piccoli furti a causa della crisi, ciò solo nel corso del 2013. Il punto è che un numero ben superiore ai due milioni di nuclei familiari è in possesso di redditi che non consentono loro di acquisire neanche i beni indispensabili per vivere, tant’è che il 37% degli italiani ha dovuto chiedere aiuto economico per arrivare alla fine del mese ai genitori, il 14% a parenti e il 4% persino ai figli.

E a tutto quanto fin qui illustrato fa da cornice un sistema fiscale al collasso. Anche l’Agenzia delle Entrate se n’è accorta nelle scorse settimane. Non esistono solo evasori incalliti e furbetti, quanto anche comuni contribuenti che per sopravvivere e non rimanere schiacciati dal Fisco decidono di aggirare qualche tassa. Il punto è che, ultimamente spesso si dichiara fino all’ultimo centesimo, ma poi non si riesce a pagare per mancanza di liquidità.

E davanti a tutto ciò, dobbiamo ancora sopportare le belle illusioni del nostro presidente del Consiglio che crede davvero, o finge di crederci, al fatto di aver dato il via libera a una legge che abbassa la pressione fiscale e non incide sulla tassazione corrente. Ecco, io ho smesso già da tempo di farmi illusioni sulla classe politica italiana, ma queste esternazioni dovrebbero aprire gli occhi anche ai più ingenui.

Lo storico primo ministro prussiano Otto von Bismarck sosteneva che “non si dicono mai tante bugie quante se ne dicono prima delle elezioni, durante una guerra e dopo la caccia”, e io aggiungerei anche durante la crisi!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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