Mens sana in corpore sano!

Cari amici, la passione per lo sport spesso ci porta a sacrifici estremi sia in termini di sforzo fisico che di orari. Penso che sia capitato più o meno a tutti di avere tra le proprie conoscenze qualcuno che pur di non perdere un allenamento sia disposto a fare non pochi sacrifici! Ebbene, tra questi ci sono anch’io con la passione per la corsa. Una passione che alimento giorno dopo giorno a prescindere dai risultati perché, parliamoci chiaro, considerata l’età e un fisico non proprio da keniano, posso solo sperare di raggiungere il traguardo!

I sacrifici, come dicevo, ci sono e possono considerarsi tali anche se non ai livelli dei professionisti. In genere mi trovo costretto a tirarmi fuori da cene con gli amici, perché potrebbero mettere a rischio la mia levataccia mattutina per gli allenamenti. Per tutta risposta sono costretto a incassare il solito commento: “tu sei pazzo!”. E forse un po’ lo sono davvero!

Il punto è che, oltre a mantenermi in forma, lo sport mi aiuta a scaricare il cumulo di stress e fatica che si addossa nella mente e nel fisico durante le lunghe giornate lavorative. Penso che sia capitato anche a voi, cari colleghi, di tornare a casa la sera con la mente e il corpo appesantiti al punto tale che neanche una sana dormita risulta ristoratrice. C’è bisogno di qualcosa di più… Quel qualcosa che io ho trovato nella corsa, ma che può essere rintracciato anche in altri sport in base alle capacità e alle esigenze personali.

Si tratta di qualcosa che è difficile da spiegare soprattutto a quanti non sentono una simile necessità, quindi piuttosto che perdere tempo, saluto e vado per la mia strada. È certo che solo chi è disposto a fare di questi sacrifici può capire.

E non comprendo neanche quelli che quando gli chiedi perché non fanno sport, si nascondono dietro la scusa di non aver tempo. Il tempo lo trovi sempre! E lo dico con cognizione di causa, nel senso che la mia vita è una piena dimostrazione che il tempo si recupera, basta volerlo.

Vivo, come tante altre persone, per la maggior parte del tempo fuori casa, in giro per l’Italia e mi è capitato, ad esempio, di svegliarmi alla quattro a Roma d’inverno per allenarmi in zona stazione, dovendo partecipare a breve ad una maratona, e non potevo saltare quindi l’allenamento. Per cui non mi si dica che è per mancanza di tempo che non si fanno alcune cose! Il punto è che spesso quel che manca è la volontà, motore che può fare smuovere le montagne.

Proprio nei giorni scorsi, leggendo un articolo, ho capito che non sono poi così tanto pazzo, o per lo meno non sono l’unico a esserlo!! Gli sport, soprattutto se estremi e difficili, stanno appassionando un numero sempre maggiore di persone che non li praticano per professione. Parlo di bici, corsa e altre attività che implicano sforzi e disciplina. Si tratta di persone che hanno superato i quarant’anni e che durante le proprie giornate lavorative affrontano non poche difficoltà, eppure non si tirano indietro davanti alle prove fisiche. Questo perché il beneficio non è solo del corpo, quanto anche e soprattutto della mente.

Secondo quando riferisce Il "cacciatore di teste" svizzero Roberto Oprandi: "Più un amministratore delegato ha l'aspetto della persona in forma, di chi pratica regolarmente uno sport, più è credibile per i propri clienti". Insomma, sembra che nel 21esimo secolo l'assioma "mens sana in corpore sano" costituisca un valore aggiunto. Ecco, allora, che top manager stracarichi di impegni e di soldi, nelle loro giornate interminabili, riescono a ritagliarsi un'ora per la palestra, per la corsa, per il golf o per la bicicletta.

Ebbene, vorrei proprio concludere sottolineando la veridicità di quanto andava affermando Giovenale: mens sana in corpore sano! Quanti di noi sono disposti a metterlo in pratica? In attesa della risposta, inizio a infilare la scarpette da corsa… ci vediamo in strada!