8 marzo 2021

Quella caccia alle streghe nei confronti delle imprese che manca nella PA

Autore: Direttore Antonio Gigliotti
Uno studio provocatorio della CGIA di Mestre mette a nudo il paradosso di un sistema che si accanisce contro le imprese, ma dimentica le inefficienze della Pubblica Amministrazione.

Se è vero che l’evasione dei privati ammonta a circa 110 miliardi di euro, la CGIA di Mestre sottolinea che gli sperperi causati dalla mala gestione della Pubblica Amministrazione sarebbero stimabili a quasi il doppio, circa 200 miliardi.

E’ vero, dunque, che se tutti pagassimo più tasse la Pubblica Amministrazione potrebbe fare affidamento a più risorse, ma è altrettanto vero che il rapporto PA/cittadini rappresenta ancora importanti criticità con sperperi a vari livelli.

Quello che è importante sottolineare ai fini del ragionamento è che la tassazione di cittadini ed imprese serve anche a calmierare gli ammanchi derivanti da queste perdite strutturali. Una tassazione che, in assenza degli stessi, sarebbe più bassa ed abbasserebbe congenitamente il tasso di evasione.

A questo si aggiungono dati importanti.

Per esempio, stando ai dati forniti dalla Banca D’Italia, la PA avrebbe maturato debiti nei confronti dei proprio fornitori di 53 miliardi d euro. Ancora, i tempi biblici della giustizia civile costano 40 miliardi di PIL all’anno. Mentre solo la corruzione farebbe mancare un in casso di circa 21.5 miliardi.

Forse una seria riflessione dovremmo metterci tutti a farla.
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata
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