Il lavoro svolto dalla Comunità europea, durante l’emergenza sanitaria, è stato molto apprezzato. Tale considerazione si evince dall’ultimo sondaggio Eurobarometro che affronta numerose questioni di attualità relative a tutti gli Stati dell’UE.
Dallo studio emerge che il 53% degli intervistati si dice soddisfatto del lavoro svolto dalle istituzioni comunitarie per far fronte all’emergenza sanitaria. Nel dettaglio, il 69% degli italiani crede che l’UE abbia un ruolo decisivo nella distribuzione dei vaccini, e, al contempo, l’operato di Draghi ha soddisfatto le aspettative del 58%.
E’ chiaro che molti Paesi abbiano incentivato la vaccinazione, soprattutto grazie al ruolo della Commissione europea, ritenuto positivo dal 64% degli intervistati. In merito alla sicurezza dei vaccini, il 72% degli europei ritiene che i benefici siano molti di più rispetto ai rischi in cui si potrebbe incorrere, e, tale parere, in Italia, è condiviso dal 77% degli intervistati. Inoltre, la vaccinazione è intesa come un “dovere civico”, dal 67% degli europei e dal 76% degli italiani.
E’ utile precisare, che quattro cittadini su cinque, ovvero l’81%, crede che l’UE dovrebbe destinare le risorse, solo ai Paesi in cui vige lo stato di diritto e che rispetta i principi democratici. In Italia, la percentuale cresce all’84%. Nell’Unione europea, la percentuale si aggira intorno al 75%, e non si segnalano variazione significative tra i vari Stati membri, anche in Polonia e Ungheria, su cui la Commissione Ue rivolge particolare attenzione. Il sondaggio, infatti, è stato reso noto, in un momento in cui i rapporti tra Varsavia e Bruxelles sono tesi, in quanto diverse riforme della magistratura polacca, secondo la Commissione europea, minacciano l’indipendenza dei magistrati. Tra l’altro, Bruxelles non ha ancora approvato i piani di rilancio economico di Ungheria e Polonia, in virtù dei dubbi sulle modalità con cui il denaro verrebbe investito da entrambi i Paesi.
Lo studio demoscopico, tra l’altro, fornisce un segnale importante sulla percezione del Fondo per la Ripresa, il NextGenerationEU, pari a circa 750 miliardi di euro. In merito, il 60% degli europei e due italiani su tre (67%), credono che i progetti correlati a questo ambito, saranno utili per aiutare i propri Paesi ad uscire dalla crisi economica-sociale scaturita dalla pandemia.
Inizialmente, lo scoppio dell’emergenza sanitaria e tutte le difficoltà economiche ad esse correlate, avevano creato risentimento nei confronti della Commissione UE. Successivamente, il sentimento europeista si è rafforzato, per due motivi: il primo è inerente al fatto che in seguito alla chiusura dei confini, è emerso quanto i cittadini siano abituati a viaggiare all’interno del territorio europeo, e di conseguenza, i molteplici vantaggi dell’Unione; mentre il secondo è correlato all’impegno di Bruxelles nella distribuzione dei vaccini e nei finanziamenti ai Paesi membri.
Il sondaggio è stato condotto su oltre 25 mila candidati nei 27 Stati membri, ed è stato presentato in prossimità dell’annuale discorso della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, previsto per mercoledì, al parlamento di Strasburgo. La presidente avrà, dunque, la possibilità di evidenziare i successi ottenuti in questi mesi e, soprattutto, di sottolineare la necessità di un’unione sanitaria. Si precisa che in un biennio, l’esecutivo europeo ha presentato oltre la metà delle proposte che aveva promesso.