11 giugno 2021

G7: “ripresa economica più equa e sostenibile”

Garantire una ripresa economica forte ed equilibrata, è il tema centrale, affrontato durante la giornata d’apertura del summit G7, dai sette leader mondiali. Tali informazioni sono state rese note attraverso una dichiarazione della Casa Bianca.

In merito, il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha confermato quanto una situazione difficile e complicata come la pandemia, abbia evidenziato l’importanza di una collaborazione tra i vari governi mondiali. L’obiettivo principale, asserisce il premier, è quello di sconfiggere la pandemia e di far in modo che in futuro non si ripresentino situazioni analoghe, auspicandosi che si ricostruiscano delle società migliori che traggano insegnamento da quanto vissuto.

Il Regno Unito, ha contribuito, significativamente, nella lotta globale al virus, fondando Covax, un’alleanza globale che ha provveduto a fornire 80 milioni di dosi di vaccino ai Paesi meno avanzati. In merito, Johnson, esplica che la maggior parte delle dosi erano del lotto Oxford-AstraZeneca, il vaccino sviluppato in collaborazione con il governo britannico, grazie al contributo di esperti in materia provenienti da tutto il Paese, in modo da creare un siero economico da somministrare, facile da conservare e in grado di immunizzare il maggior numero possibile di persone, a livello globale. Il primo ministro, d’altra parte, avanza una richiesta precisa al G7, ossia fornire un miliardo di dosi di vaccino ai Paesi sottosviluppati, in modo da concludere la vaccinazione mondiale entro la fine del 2022.

In conclusione, Johnson, afferma che anche se si realizzasse tale impresa, se si dovesse presentare un nuovo virus, tutti gli sforzi compiuti diventerebbero vani, per cui è necessario migliorare le capacità collettive, attraverso la creazione di meccanismi d’allerta precoce per le minacce future, come per esempio una rete di centri di sorveglianza, un Radar Globale per le pandemie. D’altra parte, l’incontro del G7 in corso, risulta essere fondamentale per accelerare lo sviluppo di vaccini, terapie e test per qualsiasi tipo di virus, con il fine ultimo di passare da 300 a 100 giorni.
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