Manca poco al 30 settembre, il giorno della scadenza dei sostegni del Governo per la riduzione delle bollette energetiche, che sono stati approvati dal governo alla fine di giugno e attuati dall'Autorità per l'Energia, le Reti e l'Ambiente attraverso l'ultimo aggiornamento trimestrale sui costi dell'elettricità, ciò potrebbe comportare il ritorno dell'Iva al 5% sul gas o la reintroduzione della componente degli oneri di sistema che fino ad ora erano stati eliminati. A meno che il Governo, nei prossimi giorni, non decida di rinnovare i sostegni di cui abbiamo usufruito fino a oggi.
Tranquillizziamo invece sul terzo sostegno al momento in vigore, il Bonus Sociale luce e gas potenziato che resterà, invece, attivo fino a fine anno. A partire, poi, dal primo gennaio 2024, se i prezzi del Ttf di Amsterdam dovessero rimanere bassi senza ulteriori aumenti significativi, il bonus sociale potrebbe essere riportato ai livelli precedenti alla crisi.
Da gennaio 2024, invece, dovrebbe iniziare il passaggio al mercato libero. Capiamo insieme, nel dettaglio, le novità che ci aspettano.
Luce e gas, che fine fanno gli sconti in bolletta dopo il 1° ottobre? - Il governo non ha ancora ufficializzato la propria strategia per i mesi che verranno, da ottobre in poi, quelli più cari dal punto di vista dei consumi, ma il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha esplicitamente manifestato la volontà di continuare a sostenere gli sforzi economici attualmente attivi per aiutare le famiglie in questo periodo di crisi energetica. Ci sono, al momento solo delle anticipazioni sull'idea di introdurre a partire dal 1° ottobre un nuovo schema di incentivi, che prevede nuovi livelli di sconto in base al reddito Isee (attualmente 15.000 euro per i nuclei con meno di 4 figli e 30.000 euro per quelli con più di 4 figli). Il nuovo modello, che amplierebbe il numero di beneficiari, garantirebbe sconti più significativi per i redditi Isee più bassi. Ci si aspetta di raggiungere un totale di circa 7,5 milioni di nuclei familiari.
Novità per il 2024: obbligo al mercato libero - Entro il 10 gennaio 2024 per quanto riguarda l’elettricità, e il 1° gennaio 2024 per quanto riguarda il gas domestico, tutti i cittadini che usufruiscono delle tariffe del mercato tutelato di luce e gas, dove i prezzi vengono stabiliti dall’Arera (l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), dovranno passare al mercato libero. Questo cambiamento comporterà significative modifiche.
Cosa succede a chi non effettua il passaggio al mercato libero - Nel caso in cui i consumatori non effettuino autonomamente la transizione verso il mercato libero, la loro fornitura verrà assegnata automaticamente a un nuovo operatore tramite un procedimento di asta, una sorta di "Servizio a tutele graduali" che guiderà la transizione e che durerà altri 3 anni.
L'Arera, a fine agosto, ha approvato una delibera per la selezione degli operatori che dovranno fornire il nuovo servizio. Si terranno delle aste territoriali a cui parteciperanno più aziende energetiche. Le gare dovranno essere ispirate a requisiti di solidità economica, gestionale e operativa. Il fine è quello di avere il prezzo e il servizio più vantaggioso per gli utenti e le gare dovrebbero coprire tutto il territorio nazionale. I prezzi applicati in questo servizio saranno unici in tutta Italia. Il venditore dovrà fornire in almeno due bollette specifiche informative distinguendo clienti vulnerabili e non vulnerabili.
Il solo modo per evitare di essere sottoposti all'assegnazione tramite asta è quello di effettuare il passaggio prima della scadenza, cioè prima della fine dell’anno, in modo di scegliere autonomamente il proprio fornitore energetico.
In ogni caso il mancato rispetto dei tempi di adeguamento non comporterà multe o sanzioni. Ma, certo è possibile vedere aumentare le bollette all’improvviso, e a quel punto non ci sarà più niente da fare che pagare.
Obbligo per tutti eccetto che gli utenti “vulnerabili” - Sono esclusi da questo passaggio obbligatorio i cosiddetti utenti vulnerabili.
Sono clienti vulnerabili del gas:
- coloro che percepiscono il bonus sociale di luce e gas;
- gli over 75 anni;
- i soggetti con disabilità (art. 3, legge 104/92);
- i consumatori con un’utenza in un’abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi.
Sono clienti vulnerabili dell’elettricità:
- coloro che percepiscono il bonus sociale di luce e gas;
- gli over 75 anni;
- i soggetti con disabilità (art. 3, legge 104/92);
- i consumatori con un’utenza in un’abitazione di emergenza a seguito di eventi calamitosi;
- coloro che versano in gravi condizioni di salute e necessitano di apparecchiature elettromedicali;
- chi ha un’utenza in un’isola minore non interconnessa.
Il Sistema Informativo Integrato (SII) dell’Acquirente Unico è in possesso dei nominativi dei clienti che rientrano tra i vulnerabili per età e per fruizione del bonus. Tali nominativi saranno comunicati alle aziende venditrici.
Tutti coloro che sono vulnerabili ma non in mano al SII, potranno comunque attestare la loro vulnerabilità attraverso dei moduli che verranno inviati dal proprio fornitore di energia.
Naturalmente, specifichiamo, che anche i clienti vulnerabili possono comunque decidere, in qualsiasi momento, di passare alle offerte del mercato libero sia del proprio venditore che di altri, ma non sono obbligati come gli altri.
Oggi si contano circa 4,5 milioni di consumatori di elettricità e 6,9 milioni per quanto riguarda il gas, classificati come vulnerabili che rimarranno nel sistema di tutela.
Le condizioni tariffarie alle quali i clienti avranno accesso non sono state ancora stabilite.
Per tutti gli altri, i non vulnerabili, è obbligatorio invece il libero mercato.
E se da un lato crescono i timori per questo passaggio, dall'altro il Governo studia opportune contromosse che dovrebbero prendere forma nei prossimi giorni. Il decreto, studiato dal ministero dell'Ambiente Picchetto Fratin dovrebbe "intervenire nella liberalizzazione per le famiglie, in un momento in cui non c’è la certezza che il quadro geopolitico tenga, e che quindi i prezzi possano essere previsti".
Noi, nell’attesa, vi suggeriamo, intanto, di dare uno sguardo al
Portale Offerte, predisposto dall'Arera, in cui confrontare efficacemente le offerte disponibili sul mercato, nell'attesa del decreto del Governo che dovrebbe regolare meglio la transizione.