Nonostante il Bonus Psicologo 2025 sia stato già approvato, occorrerà attendere ancora il decreto attuativo, utile per l’ufficializzazione del rinnovo dell’agevolazione e lo stanziamento delle risorse necessarie.
Tuttavia, buone notizie giungono per gli esclusi dello scorso anno, rimasti fuori dalla misura a causa dell’esaurimento delle risorse economiche previste. La Corte dei Conti ha approvato lo sblocco dei 1500 euro annunciati grazie allo stanziamento di 5 milioni di euro (previsti dal decreto anticipi 2024), al quale seguirà lo scorrimento della graduatoria dei richiedenti per accogliere le domande sospese.
Per il Bonus Psicologo 2025, invece, i requisiti di accesso sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno: residenza in Italia e ISEE in corso di validità non superiore a 50 mila euro. Il contributo, che copre il costo fino a 50 euro per seduta, con un tetto massimo di 1500 euro per beneficiario, segue i seguenti scaglioni:
- ISEE inferiore a 15 mila euro: fino a 1.500 euro;
- ISEE compreso tra i 15 mila euro e i 30 mila: fino a 1000 euro;
- ISEE compreso tra 30 mila euro e 50 mila euro: fino a 500 euro di contributo.
Gli addetti ai lavori rassicurano sul decreto attuativo, che dovrebbe arrivare tra marzo e aprile, con l’INPS che, in un momento successivo, comunicherà le date di apertura e chiusura della finestra temporale per l’invio delle domande.
I problemi legati alla misura, dovuti principalmente ai ritardi e alla gestione inefficiente, hanno avuto un impatto negativo sul numero di psicologi aderenti. Nel 2024, il numero di adesioni era salito a 33.274, ma successivamente è sceso a 31.969, con una perdita di oltre 1.300 professionisti. Si prevede che questo calo continui. La lentezza nei pagamenti e le procedure complesse per accedere alle risorse hanno reso meno allettante per i professionisti partecipare a questa iniziativa. Non sono mancati casi in cui gli psicologi hanno dovuto anticipare le sedute coperte dal bonus, aspettando i rimborsi anche per 18 mesi.