10 marzo 2014

BUROCRATI MALATI... O POLITICI INCOMPETENTI??

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi, da sempre su queste pagine ho identificato, come causa dei tanti mali del nostro Paese, una classe politica non all’altezza della situazione…

Parlo di personaggi assolutamente impreparati, preoccupati solo dei loro interessi personali. Vi è tuttavia un altro male che affligge il nostro Paese che coincide con la troppa burocrazia. Si tratta di un clima asfissiante che sottrae energie alle imprese, introducendo adempimenti inutili e complicati che privano le aziende di tempo e risorse. Una burocrazia che è spesso aggravata dall'apatia e dall'incapacità dei funzionari dello Stato, che non per nulla finiscono con l'essere considerati dei veri 'fannulloni'.

Sul punto, proprio nei giorni scorsi, ho raccolto lo sfogo di una giovane segretaria comunale di un piccolo comune limitrofo al mio. Esternazioni che, pur non avendomi fatto mutare opinione, mi hanno aperto gli occhi sulle diverse prospettive che può assumere una particolare questione.

In sostanza, la dottoressa in questione, pur non rinnegando che a volte Pubblica amministrazione diventa sinonimo di lentezza, ritardo ed errori, con la medesima limpidezza ha sottolineato che bisogna altresì evidenziare i tanti e quotidiani segni di efficienza che, come si sa, non provocano clamore.

La Pubblica Amministrazione è dunque composta da migliaia di persone per bene, tra le quali si contano funzionari 'costretti' a procedere col freno a mano tirato proprio a causa delle leggi.

Insomma, la madre di tutti i mali è sempre lei: la norma 'cattiva'. E noi commercialisti ben conosciamo il problema! Tant'è che in totale franchezza non mi sento di dare tutti i torti a questo funzionario dello Stato che con tanto coraggio ha individuato il bandolo della matassa. Le norme alle quali dobbiamo fare riferimento sono spesso astruse, incomprensibili, farraginose, dense di passaggi procedimentali assurdi ed inconcepibili per il cittadino.

Tutto diventa difficile perché l’iter burocratico da seguire, così come definito dalla legge, è complesso.

Cari amici effettivamente, se ci pensiamo un attimo, quanti adempimenti inutili e complicati siamo costretti quotidianamente a effettuare nei nostri studi?
Si devono snellire le procedure, giusto? Ebbene, chi è investito di questo compito? Quale classe dirigente? Non sono forse coloro che siedono sugli scranni parlamentari a dover intervenire? Si badi che quella gente è stata mandati lì dal nostro voto. Noi li abbiamo incaricati, abbiamo riposto nelle loro mani un mandato. Dunque, se c'è sempre la solita gente ai posti di comando è certo che a noi toccherà mangiare sempre la solita zuppa fatta di procedure lente e adempimenti inutili. Nella maggior parte dei casi sarà persino ingiusto prendersela con funzionari che si limitano ad applicare le direttive arrivate dall'alto.

Ecco, proprio tenendo conto di questi elementi non posso disapprovare lo sfogo del segretario comunale di cui vi parlavo, vittima anch'essa di una burocrazia asfissiante. A questo punto come si fa a non riconoscere ancora una volta nei politici e nella classe politica in generale il male di tutti i mali???

"Mai imputare alla malizia ciò che si spiega adeguatamente con l'incompetenza"... Leggo questa frase, attribuita a Napoleone Bonaparte, e penso proprio che il caso italiano ne sia piena manifestazione. Non v'è cattiveria nell'intricata gestione del nostro apparato statale, bensì tanta reiterata e vergognosa incompetenza.
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