17 gennaio 2013

Potrebbe interessarti anche:

Quotidiano
9 settembre 2023

La stagione della memoria

Leggi l'articolo
Quotidiano
13 gennaio 2024

Quale abuso?

Leggi l'articolo
Quotidiano
8 luglio 2023

Ici on est chez nous

Leggi l'articolo
17 gennaio 2013

PREFERISCO CORRERE

A cura di Antonio Gigliotti

Cari amici e colleghi, qualche giorno fa mi sono deciso a postare sulla pagina Facebook del quotidiano una foto scattata con due amici al termine di un allenamento di corsa. Come didascalia alla foto avevo posto una domanda più a me stesso che agli “amici” del quotidiano, chiedevo infatti se fosse “MEGLIO CORRERE, FARE POLITICA O FARE IL PROFESSIONISTA”. La mia risposta propende in maniera decisiva sulla prima delle opzioni. MEGLIO CORRERE! E non solo perché l’organismo ne giova, mentre è costantemente minato dai nervosismi e dai malumori derivanti dalla professione o dalla politica, ma anche perché le soddisfazioni che lo sport genera sono più genuine di quelle prodotte dalle altre due attività. Per molti lo sport è uno stile di vita, per altri è quella la vera professione, per me è il parametro col quale misuro le mie esperienze, attraverso il quale le metabolizzo e grazie al quale le supero. Correre è una passione, ma è anche metafora di un percorso esistenziale che non sempre è in discesa.

Mi sono avvicinato alla corsa con fervida passione da qualche anno e da subito ha superato il livello dell’empatia entusiasta, divenendo una sorta di dipendenza. Non riesco più a farne a meno, è divenuta la mia valvola di sfogo in virtù della quale mi libero di tutte le tossine che ingoio quotidianamente, purtroppo anche a causa di questo dannato e amato lavoro. Inoltre posso assicurarvi, cari colleghi e amici, che correre mi ha dato forza e coraggio anche nei casi in cui sono stato costretto ad affrontare delle difficoltà personali, oltreché professionali. La corsa è un toccasana, una sorta di compagna di vita. Solo correndo capisco che l’arrivo alla meta è qualcosa di guadagnato, è un obiettivo che dev’essere raggiunto con sforzo e sacrificio, perché nessuno ti prende sulle spalle e ti porta alla fine del tragitto!! Sei tu da solo ad affrontare la strada, che può essere lunga e tortuosa, ma che in ogni caso dovrai superare.

Ecco perché prediligo la corsa alla politica e alla professione. Nello sport, quello sano, guadagni ciò che meriti e finisci col meritare il traguardo per il quale hai lavorato. Non sempre è una vittoria plateale, in quanto il vero podio è il superamento dei propri limiti… a prescindere poi dei risultati avvenuti nel confronto agonistico!

Si può dir lo stesso della categoria? Beh, allo stadio attuale la lancetta dell’entusiasmo segna zero. Amo il mio lavoro, ma constatare che viene giornalmente calpestato assottiglia la fiducia in chi mi avrebbe dovuto rappresentare e tutelare. Risultato, questo, che si aggrava quando mi soffermo a riflettere sull’immagine che diamo di noi all’esterno. In sostanza, non serviamo a niente! Abbiamo volato così in alto che, nel volo, ci siamo dimenticati di essere “utili al Paese”. Oggi, quando si parla di materie fiscali quali il Redditometro o l’Imu, l’opinione pubblica e il mondo dell’informazione non cercano materiale da noi prodotto, ma si appoggiano su stime diffuse, ad esempio, dalla Cgia di Mestre o dalla Consulta dei Caf. Ben venga per questi enti, che hanno dimostrato di saper essere presenti nel tessuto sociale italiano. Tuttavia non posso negare il fastidio e il dolore nell’assistere alla sostanziale incapacità operativa nella quale indugia ormai da anni la nostra categoria. Ma non abbiamo anche noi un centro studi? Non conosciamo a menadito i temi fiscali? Forse no, forse stiamo così bene nello spazio che ci siamo costruiti che persino sbirciare fuori può provocarci il più piccolo malanno. Ebbene, tutto ciò è deprimente!! Possibile che nessuno aspiri a riprendersi il proprio ruolo di categoria attiva? Ecco, per tornare alla corsa, non abbiamo più allenamento né resistenza, ma quello che più manca è la forza di volontà e lo spirito di sacrificio. Oltre a un forte senso di appartenenza alla squadra!

Sulla politica, poi, sarebbe persino riduttivo stendere un velo pietoso. Ultima testimonianza è il nuovo Redditometro. Neanche ha fatto in tempo a nascere, che già se ne disconosce la paternità! Non lo vuole più nessuno! E non solo… ora anche chi fino a una manciata di giorni orsono sciorinava i motivi dell’impossibilità di contrarre la pressione fiscale, oggi va proponendo nuove ricette sulla riduzione delle tasse. E poi i cosiddetti “nuovi volti”, che giovinetti forse lo erano venti o trent’anni fa quando si affacciarono per la prima volta nel mondo politico. E oggi sono sempre lì, a ripeterci le promesse di sempre. Se questa è la politica, come si fa, mi chiedo, a non preferire la corsa?

Correndo non si pensa più all’abito che si indossa, alla mano che può spingerti più su, alla promessa non mantenuta… nella corsa conta solo quanto sei disposto a sacrificarti, quanto ti sei allenato, quali soddisfazioni vuoi e meriti. Questa è la corsa, è lo sport… una lunga lezione di vita!
 © Informati S.r.l. – Riproduzione Riservata

Potrebbe interessarti anche:

Quotidiano
9 settembre 2023

La stagione della memoria

Leggi l'articolo
Quotidiano
13 gennaio 2024

Quale abuso?

Leggi l'articolo
Quotidiano
8 luglio 2023

Ici on est chez nous

Leggi l'articolo
Iscriviti alla newsletter
Fiscal Focus Today

Rimani aggiornato!

Iscriviti gratuitamente alla nostra newsletter, e ricevi quotidianamente le notizie che la redazione ha preparato per te.

Per favore, inserisci un indirizzo email valido
Per proseguire è necessario accettare la privacy policy