18 ottobre 2024
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18 ottobre 2024

Ci ho messo il Cuore

Con la Prefazione di Mattia Gigliotti

Autore: Antonio Gigliotti
Si dice che la vita stia tutta in quattro, cinque momenti indimenticabili in mezzo ad un mare di giorni all’apparenza uguali, fotocopie uno dell’altro.

Il grande scrittore Mark Twain diceva “I giorni più importanti di un’esistenza sono due: quando nasci e quando capisci il perché”.
Una delle risposte ai perché della mia vita l’ho trovata in un posto, un giorno e un’ora precisi, destinati a quell’angolino del cuore dove i ricordi più rotondi e perfetti diventano indelebili, scolpiti nella pietra e per questo destinati a rimanere lì per tutto il tempo che resta. E forse anche oltre.
New York, Central Park, 5 novembre 2023, le 6:31 PM ora della costa est americana. Quel giorno, dopo esattamente 7 ore e un minuto di gara, ho tagliato insieme a mio figlio Mattia il traguardo della Maratona più famosa del mondo.

Non era la prima volta, l’avevo già fatta nel 2011 e fino ad allora avevo collezionato almeno un’altra quindicina di maratone diverse fra Italia ed estero, ma questo giro aveva un sapore differente, speciale, unico e credo irripetibile. Perché i miei 42,195 km di camminata a passo sostenuto erano quelli di una persona costretta dal 2019 a convivere con un defibrillatore per tenere a bada dei poco simpatici cambi di frequenza del battito cardiaco.

Tradotto in un modo diverso, uno stop-over che cambia la vita da un giorno all’altro, specie ad una persona attiva e sportiva come me. O meglio, sia chiaro: anche a chi convive con un “sistema di allarme interno” lo sport è concesso e consigliato, perché è fuori dubbio che l’attività fisica faccia bene, ma gli sforzi immensi come quelli imposti da una maratona, da quel momento in poi è meglio lasciarli agli altri. Però non va sempre così.

La vita e il cammino stesso dell’umanità sono costellati di gente che un giorno ha deciso di non piegarsi alle regole scegliendo di andare avanti verso il traguardo che aveva in testa, incuranti di critiche, consigli, suggerimenti e perfino dei referti medici. Senza di loro e la spinta che porta in dote il coraggio e l’incoscienza di provarci, forse non avremmo medicinali che salvano le vite a milioni di persone, non ci sarebbero nemmeno i viaggi aerei, le automobili, i treni, perfino il web e la conquista dello spazio. Non era mia intenzione ambire a tanto, per carità: in modo molto più umile e prosaico avevo semplicemente deciso di farmi un giretto fuori dalle regole, quasi per spiegare e chiarire definitivamente chi sono alla “macchinetta” con cui convivo da anni. Ho scelto di partire proprio da quel giorno, quando correndo ho capito che il senso della vita non sta nella quantità, ma nella qualità dei propri ricordi. E i miei, per lungo tempo, sono stati così nitidi, difficili e straordinari che valeva la pena raccontarli.

Antonio Gigliotti


L'intero ricavato sarà devoluto per l'acquisto e la donazione di defibrillatori.




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Ci ho messo il cuore - A.Gigliotti
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