RIFLESSIONI... DA OMBRELLONE...

Cari amici e colleghi,

Per oggi ritengo di poter mettere da parte tasse e adempimenti, almeno per dimostrare a chi non appartiene alla nostra categoria che anche noi commercialisti siamo in grado di pensare ad altro, seppur per pochissimi giorni all'anno!!!!

Insomma, mettendo da parte per un pò i ferri del mestiere, mi sono concesso una breve vacanza con la mia famiglia, nel corso della quale ho avuto modo di osservare gli altri villeggianti che, non lo nego, sono riusciti a strapparmi sorrisi densi di simpatia e contemporaneamente di amarezza.

In sostanza, la tipica giornata di vacanza inizia sempre con coloro che diventano sportivi solo durante l'estate, allora li vedi vestiti come se dovessero fare un sfilata di moda, scarpette da tennis dell'ultimo grido, maglietta tecnica super colorata, fascia sulla testa e pantaloncino aderente, accompagnati dall'immancabile iPod. Questi alle 9 circa sono sulla strada a fare corsa, ai tornei organizzati dai villaggi sono sempre i primi, atletici e scattanti... salvo poi ritrovarli a vacanze finite con lividi e stampelle!!!

Poi ovviamente durante il giorno sotto gli ombrelloni, attaccati l'uno con l'altro, ti ritrovi ad ascoltare opinioni che rappresentano il meglio dell'economia italiana, ma che dico, mondiale, terapie e soluzioni all'attuale crisi da premio Nobel. Tra tutto questo gran parlare, proprio il giorno di Ferragosto mi sono trovato spalla a spalla con due tizi, uno imprenditore e l'altro dipendente pubblico. I due parlavano di tasse e della relativa difficoltà di andare avanti tra adempimenti e aumenti. Fin qui il discorso non era dissimile da quanto anche noi andiamo segnalando da mesi, se non fosse stato che per quell'imprenditore ci sarebbe una sola categoria che, a suo parere, trae benefici da tutta questa confusione: noi commercialisti!! Insomma il caos fiscale ci starebbe rendendo ricchi!! Voi ve n'eravate accorti? Io, in tutta franchezza, no! E proprio per tale ragione stavo per scaraventargli addosso il palo dell'ombrellone se mia moglie e mio figlio non fossero intervenuti con sguardi di rimprovero. Eppure, a pensarci bene, non sono neanche da biasimare queste persone che non conoscono il nostro lavoro. Anzi, proprio a partire da queste esperienze, che son certo hanno vissuto anche altri colleghi, i nostri rappresentanti dovrebbero lavorare per mostrare la vera immagine della categoria. È necessario far capire fuori che le vere vittime di questo caos normativo e fiscale siamo solo noi... in termini di qualità della vita e di portafoglio... che è sempre più vuoto!!

E per concludere, sono ormai convinto che davvero questi pochi giorni di ferie mettano insieme il meglio e il peggio della società in cui viviamo. Nel villaggio v'era altresì un presunto funzionario di un'ambasciata italiana in un Paese arabo, sul quale madre natura non si era particolarmente impegnata: altezza un metro e 30, larghezza circa la stessa. Insomma, non era proprio un adone... un tipo che a incontrarlo per strada viene da chiedersi da dove sia uscito. Ebbene, sparsa la voce che era un ambasciatore, a cena il suo tavolo era sempre il primo a essere servito e ogni volta c'erano commensali differenti in fila per potersi sedere accanto a lui, tra i quali spiccavano delle ragazze tanto belle quanto penose. Osservando questa scena, che si ripeteva tutte le sere, mi sono chiesto quale fosse la causa di tanto interesse: la cultura e la personalità del soggetto o, cosa più plausibile, la sua posizione? Davanti a un simile atteggiamento reverenziale io ho scorto l'immagine della società: quanta gente ci sarebbe stata al suo tavolo se quell'omino fosse stato un semplice, magari anche poco simpatico, signor nessuno?

La domanda è rimasta sospesa, le vacanze son finite e siamo tornati tutti alla nostra quotidianità fatta di problemi e ostacoli, certamente non allettante, non in grado di arricchirci come sostiene qualcuno, ma di sicuro più soddisfacente di una cena accanto a un sedicente ambasciatore!!!!