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La controversia riguardante la cartella di pagamento soggiace alla disciplina del reclamo-mediazione quando s’intendono contestare vizi di merito dell’atto. Se il valore della lite supera i 20 mila euro, è possibile rivolgersi direttamente al giudice tributario.

In ipotesi di notifica per mezzo del servizio postale, ove l’atto sia consegnato all’indirizzo del destinatario a persona che abbia sottoscritto l’avviso di ricevimento, con grafia illeggibile, nello spazio relativo alla firma del destinatario o di persona delegata, e non risulti che il piego sia st

Commette il reato di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, ex art. 2 D.Lgs. n. 74/2000, il contribuente che si avvale di schede-carburante riguardanti rifornimenti mai effettuati presso il distributore indicato. Poiché il Legislatore non ha f

L’invio telematico della dichiarazione dei redditi, ai sensi dell’articolo 3 del D.P.R. n. 322 del 1998, richiede il conferimento da parte del contribuente di uno specifico incarico all’intermediario, trattandosi di adempimento distinto da quello di tenuta della contabilità e di consulenza fiscale i

Ricevuto l'accertamento o altro atto dall'Agenzia delle Entrate con un'imposta richiesta non superiore a 20mila euro, il contribuente è tenuto a proporre, ex art. 17-bis D.Lgs. n. 546/1992, l'istanza di reclamomediazione. Tale istanza va redatta con le forme previste per il ricorso tributario perché

Per i delitti dichiarativi, la competenza territoriale del giudice è individuata in base al domicilio fiscale del contribuente. Nel caso di una società, il domicilio fiscale coincide, di regola, con la sede legale, salvo che non emergano prove univoche tali da smentire questa presunzione, con la con

La sanzione dell’inutilizzabilità dei documenti non prodotti in sede amministrativa scatta solo ove l’Amministrazione, invece di esercitare i propri poteri di indagine e accertamento bancario, abbia invitato il contribuente a esibire la specifica documentazione relativa a tali rapporti. L’invito riv

In sede penale, le presunzioni tributarie hanno valore indiziario. Esse, pertanto, possono benissimo fondare il sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, ai danni del contribuente indagato per il reato di dichiarazione infedele ex art. 4 D.Lgs. n. 74/2000, perché l’applicazion

Nel giudizio tributario, ai fini della costituzione in giudizio dell’appellante, la presenza o meno in atti della ricevuta di spedizione postale dell’atto di gravame è processualmente ininfluente, ove sia comunque prodotto tempestivamente l'avviso di ricevimento del plico. Insomma, l’appello è ammis

Nel caso di richiesta di misure cautelari ex art. 22 D.Lgs. n. 472/97, ai giudici tributari spetta il compito di analizzare la sussistenza dei presupposti individuati dalla norma e, qualora venga constata la mancanza anche di uno solo di essi, l’istanza dovrà essere rigettata, non essendo peraltro n