21 giugno 2021

Auto elettrica, il futuro è già qui

Come per qualsiasi novità epocale, anche l’elettrificazione della parco auto circolante segue regole precise, infallibili e velocissime. Secondo gli esperti il mercato è ormai pronto, mancano solo un paio di dettagli prima di dire addio a diesel e benzina

Autore: Antonio Gigliotti
Per il mercato dell’auto questa è ancora una fase intermedia, di stasi: in tanti vorrebbero adeguarsi all’elettrico, ma i prezzi sono ancora alti e malgrado l’immatricolazione di nuovi veicoli aumenti di semestre in semestre, secondo un recente sondaggio la maggior parte degli automobilisti non è neanche mai salita a bordo di un’auto mossa da motori elettrici.

Un paradosso, certo, eppure chi inizia a pensare sia arrivato il momento di cambiare auto, sa bene che dovrà fare i conti con l’elettrico, anche se non lo conosce per niente. È l’inevitabile percorso obbligato della più profonda e radicale rivoluzione automobilistica da quando le prime catene di montaggio di Henry Ford hanno iniziato a girare, nel lontano 1913.

Molti esperti sono convinti che il giro di boa sia ormai prossimo, e presto le vendite di veicoli elettrici supereranno d’un balzo quelle di auto a benzina e diesel. Un pensiero che i più grandi marchi mondiali condividono in pieno, dichiarandosi pronti e attrezzati al cambio di vento: Jaguar, insieme a Land Rover di proprietà del gruppo indiano “Tata Motors”, entro il 2025 avrà una gamma articolata soltanto su auto elettriche, mentre per gli svedesi di Volvo la data limite è spostata di un altro lustro, nel 2030. Il passaggio del colosso americano General Motors è fissato al 2035, ma i loro compatrioti di Ford hanno già annunciato che tutti i veicoli con l’ovale venduti in Europa saranno elettrici entro il 2030: stessa data prevista dal gruppo Volkswagen, anche se con una percentuale che per allora prevede il 70% della gamma in versione elettrificata, e giusto un 30% riservato ai carburanti tradizionali.

Non è un trend o una tendenza passeggera – cose di cui il mondo dell’auto si nutre da sempre – ma più una necessità spinta dai governi di mezzo mondo, che uno dopo l’altro hanno fissando parametri, obiettivi e paletti con un’unica conclusione: vietare quanto prima nei propri Paesi la vendita di veicoli a benzina e diesel.

La rivoluzione elettrica, giusto per dargli una definizione, come tutti gli sconvolgimenti tecnologici sarà veloce e implacabile: attualmente, il mercato dell’elettrico è paragonabile all’avvento di internet fra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del nuovo millennio. C’era grande fermento, ottime prospettive, un mercato che non vedeva l’ora di essere allettato e personaggi visionari che immaginavano ben oltre, come “Amazon”, la scommessa di Jeff Bezos, e “Google”, che faceva prove tecniche di supremazia surclassando Altavista e Yahoo. Mentre il mercato cresceva, i prezzi scendevano e le prestazioni miglioravano, spingendo milioni di persone verso la necessità impellente di avere un collegamento a internet: nel 1995, online c’erano circa 16 milioni di persone, nel 2001 erano salite a 513 milioni, oggi sono più di tre miliardi.

Il web, come tutte le nuove tecnologie di successo, non ha seguito un percorso lineare verso il dominio del pianeta: non si è evoluto gradualmente, concedendo il tempo di pianificare il futuro. La crescita è stata improvvisa, esplosiva, dirompente e capace di frantumare decine di mestieri e professioni fino a cambiare per intero la quotidianità.
Le auto elettriche stanno seguendo la stessa traiettoria: hanno iniziato con percorrenze ridicole e tempi di ricarica biblici, poi la tecnologia ha spinto sull’acceleratore e perfino i prezzi hanno iniziato a piegarsi verso quotazioni più miti. Esattamente il cardine attorno a cui ruota il successo di un’idea che aspira a diventare universale.

Un esempio per tutti: lo scorso anno il produttore cinese di batterie “CATL” ha presentato il primo accumulatore al mondo in grado di alimentare un’auto per un milione e mezzo di km senza alcun tipo di intervento.
Nel 2020, le vendite globali di auto elettriche hanno fatto un balzo del 43%, per un totale di 3,2 milioni, nonostante le vendite complessive di auto siano crollate di un quinto durante la pandemia. In base alle previsioni della banca d’affari UBS, entro il 2025 il 20% di tutte le auto di nuova immatricolazione saranno elettriche, arrivando al 40% entro i cinque anni successivi e ancora fino al 2040, quando ogni nuova auto venduta a livello globale sarà elettrificata.

La ragione di tutto viene definita “curva di apprendimento”: più facciamo qualcosa, più diventiamo bravi nel farla, più economica diventa la produzione. Per i PC, gli elettrodomestici, i navigatori satellitari, le automobili e quant’altro faccia la nostra vita, è andata esattamente così.
Secondo Ramez Naam, vice presidente per l’energia e l'ambiente alla “Singularity University”, in California, siamo prossimi al punto di svolta: appena i veicoli elettrici diventeranno competitivi in termini di costi, il gioco sarà fatto. Un credo fatto proprio da Elon Musk, il signore della tecnologia applicata all’auto: il mese scorso ha annunciato agli investitori che la Model 3 è diventata la berlina premium più venduta al mondo, lanciando la previsione che la più recente ed economica Model Y farà lo stesso, diventando l’auto più venduta in assoluto.

Ma c’è a cora del lavoro da fare, prima che i veicoli elettrici spingano le vecchie motorizzazioni verso gli archivi: il punto più importante è che tutti devono essere in grado di caricare la propria auto facilmente ed economicamente. È un’operazione che richiederà lavoro e investimenti, ma che accadrà, è solo questione di tempo. Poco, anzi pochissimo.
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